23/07/2021
Uno degli ultimi trend in tema di fidelizzazione del cliente è la gamification: da Google a Duolingo, passando per grandi catene del food, hanno puntato sulla ludicizzazione per aumentare l’engagement dei loro clienti.
Per gamification, termine coniato da Nick Pelling nel 2002, si intende l’applicazione di elementi tipici dei giochi e principi di gioco in contesti in cui tipicamente non vengono applicati.
Utilizzare la gamification nella propria strategia permette di raggiungere due obiettivi essenziali: più engagement e migliore percezione della marca.
Interattivo si propone come partner tecnologico per l’implementazione e l’integrazione di giochi e azioni di raccolta punti all’interno dei principali strumenti digitali di comunicazione utilizzati dalle aziende.
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Per customer engagement si intende il coinvolgimento dei clienti e si concretizza nel connettersi personalmente con loro e permettere loro di agire attivamente con il brand e stabilire una connessione con lo stesso.
Per aumentare il coinvolgimento dei clienti non basta la pubblicità statica e passiva, in cui i messaggi vengono trasmessi dalle aziende e subiti dai clienti.
Ciò che apporta un accrescimento maggiore nella customer engagement sono i contenuti interattivi che hanno maggiore capacità nell’attirare l’attenzione dei clienti ed immergerli nella storia del brand permettendogli di partecipare attivamente.
Tra queste, l’utilizzo delle caratteristiche proprie del gioco che premiano il giocatore quando gioca e acquista si sono dimostrate tra le più efficaci in quanto contribuiscono ad aumentare l’engagement, trovando il modo di motivare, influenzare e soprattutto coinvolgere il sempre più esigente utente moderno.
Oltre al coinvolgimento del cliente, inserire la gamification nella strategia del tuo brand permette il raggiungimento di tanti altri obiettivi:
La gamification da inserire nella strategia di fidelizzazione aumenterà il livello d’engagement attraverso le stesse logiche valide per il game design.
Il percorso di gamification deve rispecchiare il percorso dell’utente nel tempo. Ciò significa che, come l’esperienza del cliente con il brand aumenta e con essa la consapevolezza del brand, così il gioco dovrà essere in grado di adattarsi alla crescita d’esperienza e al livello di competenza dell’utilizzatore.
In questo senso è necessario dividere il percorso di gamification in fasi.
Fase 1: In un primo momento è necessario insegnare all’utente i fondamentali, avrà bisogno di essere accolto, con una guida e/o un tutorial, di avere degli obiettivi, di poter conoscere i propri progressi e venire ricompensato con dei premi.
Fase 2: Andando avanti con l’esperienza di gioco, invece, l’utente ha bisogno di contenuti sempre nuovi e interessanti, di sfide e attività che siano in grado di tenerne alto l’engagement nel tempo.
Fase 3: Quando invece l’utente diventa esperto alimentato da leve quali l’esclusività – ad esempio contenuti da sbloccare, riservati a una stretta cerchia di privilegiati e premi ad hoc.
In un’epoca in cui la customer experience è di fondamentale importanza per un brand, inserire processi in grado di diversificarla e migliorarla nella propria strategia è diventato necessario per avere un vantaggio rispetto alla concorrenza e fidelizzare i propri clienti.
La gamification è uno di questi e, inoltre, è utile anche a rafforzare l’immagine Phygital dell’azienda mescolando e rendendo eterogenei il canale fisico con quello digitale.
Se vuoi sapere di più sulla gamification e su come inserirla nella tua strategia per aumentare l’engagement dei tuoi clienti, chiedi informazioni a questo [link], un team di esperti dedicato sarà felice di aiutarti a portare innovazione al tuo business.